Nella cittadina del Guilcier voto unanime del Consiglio comunale al documento proposto da Anci. In particolare si chiede alla Presidente della Regione e l’assessore al Bilancio e agli Enti locali di incrementare in modo strutturale e immediato il Fondo Unico degli Enti Locali, adeguandolo o all’aumento dei costi dei servizi essenziali, o all’inflazione accumulata dal 2007, o alla crescita delle entrate regionali.

Si punta anche ad ottenere l’istituzione di un tavolo tecnico permanente con l’obiettivo di ricostruire i tagli e le perdite subite dai Comuni sardi negli ultimi 15 anni, o definire una vertenza unitaria delle entrate dei Comuni e delle Province sarde. Tra le richieste anche attivare un Fondo straordinario di compensazione per sostenere i Comuni colpiti dagli aumenti dei costi energetici, dei servizi sociali e del personale. Consiglio invece spaccato, maggioranza compresa, sulla determinazione delle aliquote Imu.

A mettere in crisi sul da farsi la richiesta arrivata dalla capogruppo di minoranza Eugenia Usai:  «Chiediamo la riduzione dell’aliquota IMU dovuta per i fabbricati rurali ad uso strumentale dal 0,1% a 0% al fine di adeguare l’aliquota alle aliquote dei paesi di Abbasanta e Norbello per evitare che vi sia una tassazione differente tra immobili che talvolta sono confinanti».

Messa ai voti la proposta di rinvio è passata con due astenuti della maggioranza  (Fabio Oppo e Paola Flore), il voto contrario del sindaco Stefano Licheri e dei consiglieri di maggioranza  Raffaele Soru, Laura Manca, Angelo Pinna e  Sebastiano Caddeo. A votare a favore del rinvio insieme alla minoranza sono stati anche i consiglieri eletti nelle fila della maggioranza Renato Giovanetti e Giuseppe, Fadda. Ora si dovranno rifare i conti.

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