Il gup del Tribunale di Lanusei Mariano Arca ha disposto, su richiesta del pubblico ministero Gualtiero Battisti, il rinvio a giudizio di Alba Veronica Puddu, dottoressa (radiata) sotto accusa perché avrebbe convinto tre pazienti oncologici "ad abbandonare le cure ordinarie e tradizionali che avevano in corso per sottoporsi a sue cure alternative basate su ultrasuoni, manifestamente inadeguate e del tutto inutili rispetto alle patologie in questione".

Pazienti che poi morirono, nel 2017, due a Tertenia, "presso l'abitazione della stessa Puddu che - scrive la Procura - li aveva lì ospitati per poter proseguire nelle cure da lei proposte (e praticate dietro ricca remunerazione)", e uno all'ospedale di Oristano.

I reati che vengono contestati alla Puddu, che finì anche nel mirino della trasmissione "Le Iene", sono quelli di omicidio doloso aggravato (per solo uno dei tre pazienti) e di circonvenzione di incapace.

"Insieme ai reati fin qui elencati - prosegue la Procura - sono state anche contestate all’imputata altre ipotesi delittuose, per le quali allo stesso modo è stato disposto il rinvio a giudizio innanzi alla Corte di Assise di Cagliari (in ragione della connessione con il reato di omicidio doloso) per l’udienza del prossimo 26 aprile. In particolare, due ipotesi di truffe poste in essere nei confronti di diversi pazienti e consistite nel – dopo aver falsamente diagnosticato loro malattie inesistenti e molto gravi (del tipo tumori pancreatici o enfisemi polmonari) – averli curati, dietro compenso, con le solite cure manifestamente inadeguate (e comunque inutili in ragione dell’insussistenza – poi verificata – delle gravi malattie prospettate). Da ultimo, un’ipotesi di responsabilità per colpa medica, scaturita dall’attività, praticata nei confronti di una giovane paziente, di asportazione chirurgica di un tatuaggio".

Le indagini che hanno portato oggi al rinvio a giudizio sono state condotte dai Carabinieri della Stazione di Tertenia,in collaborazione con i Carabinieri del NAS di Sassari e dei militari della Tenenza di Arbatax della Guardia di Finanza.

All’udienza erano presenti i difensori delle parti civili (ovvero i familiari dei pazienti della Puddu) e anche i legali della dottoressa che avevano invece chiesto il non luogo a procedere.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata