Il caso di Sandro Arzu è un rompicapo destinato a rimanere avvolto nel silenzio dei tanti misteri di una faccenda oscura iniziata la sera dell’8 marzo. Ma i carabinieri della compagnia di Lanusei, delegati alle indagini dalla procuratrice facente funzioni Giovanna Morra, concentrano i sospetti sull’omicidio volontario dopo il ritrovamento dell’auto, crivellata di colpi di fucile (QUI LA NOTIZIA).  

Al vaglio ci sono i rapporti che Arzu ha intrattenuto negli ultimi anni, ma soprattutto ultimamente.

È inevitabile per il magistrato inquirente e per i militari pensare a un collegamento tra la sua sparizione e il maxi sequestro di cocaina avvenuto la mattina del 9 marzo a Bari Sardo.

Questo in virtù del fatto che lo stesso Arzu è sotto processo per traffico di sostanze stupefacenti e la sua sparizione nel nulla è concomitante con il maxi blitz dei carabinieri nell’abitazione di Marco Mura (43), pregiudicato di Bari Sardo, arrestato insieme a Giorgio Rubin (68), di origini venete, che quella mattina era sbarcato nell’Isola proveniente dal nord Italia.

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