Nuovo attacco informatico ai danni della Regione dopo quello subito ai primi di febbraio. Stavolta gli hacker hanno fatto finire sul dark web migliaia di file contenenti i dati personali di dipendenti della Regione e degli utenti di alcune direzioni generali.

L’attacco risale al 17 giugno. La conferma arriva dalla stessa Amministrazione che parla di possibili conseguenze quali “usurpazione di identità, perdita di controllo sui propri dati personali, utilizzo degli stessi dati a scopo di pishing”.

Le direzioni generali coinvolte sono quelle degli Enti locali e della Protezione civile. La Regione fa sapere che la divulgazione ha per oggetto dati anagrafici (documenti di identità, curriculum vitae, numeri di cellulare), dati sanitari, informazioni sul proprio stato patrimoniale e finanziario.

Complessivamente i dati sottratti pesano 155 giga. Sul sito istituzionale la Regione consiglia di fare particolare attenzione alla posta elettronica e ai messaggi istantanei che possono diventare veicolo di pishing a scopo fraudolento e poi di aggiornare tutte le password.

Intanto, arriva anche la prima interrogazione da parte dell’opposizione. La prima firma è di Piero Comandini (Pd) che chiede quali strategie il presidente Solinas intenda mettere in atto per arginare quanto più possibile i danni causati dalla pubblicazione dei dati sensibili. 

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