Torrenti in piena e cascate rinate: la pioggia salva il Nuorese assetato
La consistente perturbazione che si sta abbattendo su Gallura e Baronia fa tornare l’acqua nell’invaso di Maccheronis: caduti 60 millimetri in poche ore. Il sindaco di Siniscola: razionamenti sospesiTorrenti ingrossati, cascate vive e molta, tanta pioggia che continua a cadere. Il Nuorese spera nella fine dell'emergenza idrica nei cinque comuni alimentati dalla Diga di Maccheronis (Torpè, Posada, Budoni, Siniscola e San Teodoro dove proseguono le restrizioni nell'erogazione dell'acqua): il bacino a fine ottobre era al 2,5% della capienza. Vuoto, in pratica.
«Ha piovuto ieri e sembra voler continuare», spiega il sindaco di Siniscola Gianluigi Farris, «stiamo a vedere quanto dura e quali saranno gli effetti sull’invaso, ma intanto la nostra fonte di “Fruncu ‘e oche” abbonda di acqua potabile che, in continuità con la scorsa settimana, sarà immessa nella rete. Perciò», è l’annuncio, «nessun razionamento fino a che la portata idrica lo consentirà».
Grazie alla perturbazione che continua a interessare la Sardegna e, in particolare, la parte nord orientale dell'Isola, nelle ultime ore si sta registrando un lieve incremento del livello dell'invaso. E un nuovo vortice ciclonico atteso nelle prossime ore potrebbe portare ad altri fenomeni temporaleschi che hanno fatto scattare l'allerta ordinaria (gialla) dal Sarrabus alla Gallura
Nelle ultime 24 ore nell’area sono caduti oltre 60 millimetri e le piogge stanno continuando anche ora. La rete pluviumetrica regionale di Sardegna Cedoc per l'acqua caduta sull'invaso di Maccheronis rileva un range tra i 60 e i 100 mm.
Tra i corsi d'acqua che apportano acqua alla diga di Maccheronis la cascata di Concas, che ha ripreso vigore, e il rio Mannu di Lodè che alimenta direttamente l'invaso.