Acqua a giorni alterni in 17 comuni del Nuorese, capoluogo compreso.

L’emergenza siccità torna a farsi sentire in maniera drammatica, la scarsità di piogge dell’ultimo periodo ha prosciugato le dighe di Olai e Govossai: il quantitativo d’acqua disponibile è pari a 2,229 milioni di metri cubi, 1,67 a Olai e 0,62 a Govossai, meno del 20% della capienza degli invasi. Ed è in costante diminuzione.

Per questo tutti i Comuni serviti dall’acquedotto di Jann’e Ferru a partire dal 27 gennaio saranno soggetti a restrizioni. L'elenco: Nuoro, Bolotana, Dorgali, Fonni, Gavoi, Lei, Lodine, Mamoiada, Oliena, Ollolai, Oniferi, Orgosolo, Orani, Orotelli, Ottana, Sarule e Silanus.

La decisione è arrivata dopo il Tavolo di Crisi convocato ieri dalla Regione e dopo l’incontro odierno degli amministratori dei Comuni interessati con i rappresentanti di Abbanoa e Egas.

Il livello d’allerta è salito, arrivando alla fase di “pericolo” che presuppone la necessità di salvaguardare le scarse risorse idriche a disposizione per garantire il servizio anche nei prossimi mesi. Il piano di razionamento prevede, a partire da lunedì 27 gennaio, l’erogazione a giorni alterni nei 17 Comuni interessati: 24 ore di apertura e 24 di chiusura.

Si tratta della stessa soluzione attuata lo scorso settembre in Baronia, che ha consentito di superare il periodo di criticità legato alla scarsità di risorse nell’invaso del Maccheronis. Il piano, viene precisato, sarà costantemente monitorato e in caso di miglioramenti le misure saranno riviste.

Parallelamente procedono gli interventi per evitare la dispersione. Già operativo il sistema di pompaggio che dirotta tutta l’acqua del Govossai verso il potabilizzatore di Jann’e Ferru, mentre a Olai verrà realizzata una presa con zattera per attingere anche sotto il livello dell’opera di presa della diga. E Abbanoa intensificherà gli interventi di manutenzione sulle reti.

(Unioneonline/L)

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