Quel 13 febbraio dello scorso anno c'era anche lui al bivio di Lula per solidarizzare con i circa 3mila pastori già in presidio sulla statale, invasa da camion e trattori, per dire che il prezzo del latte ovino doveva salire.

Il procedimento nei confronti di Gianfranco Fenu, parrucchiere di Siniscola, è stato archiviato oggi dal gip del tribunale di Nuoro, Claudio Cozzella, insieme a quello di altri due pastori sotto inchiesta per gli stessi reati, blocco stradale e organizzazione di manifestazione non autorizzata.

"Sono soddisfatto della decisione del giudice ma continuo a ritenere che la manifestazione al bivio di Lula andava appoggiata anche dagli altri lavoratori: lo rifarei anche domani - dice Fenu all'uscita dal palazzo di giustizia -. Il 13 febbraio ero lì per esprimere vicinanza ai pastori, una categoria importante ma vessata. Se manca la solidarietà tra di noi in questa terra non ci resta più niente", spiega.

Quel giorno ci furono anche alcuni momenti di tensione con le forze dell'ordine.

"Io mi trovavo lì per manifestare pacificamente - racconta Fenu - non ho fatto nulla se non essere presente con il mio corpo, ma subito dopo sono arrivati i guai. Prima sono stato raggiunto da un provvedimento del questore di Nuoro di ritiro delle armi che detenevo legalmente, poi il mio nome è stato inserito nel procedimento penale, oggi conclusosi con l'archiviazione. Come me - ricorda l'ormai ex indagato - altri cittadini comuni che quel giorno hanno manifestato con i pastori sono rimasti invischiati in procedimenti penali".

Gli avvocati intanto hanno presentato una seconda istanza per bloccare i 21 decreti di condanna già emessi dal tribunale di Nuoro per i fatti di Lula.

"L'obiettivo - spiega l'avvocato Adriano Sollai - è far sì che la condanna non diventi definitiva, ma consenta agli indagati di andare a processo per difendersi. Sono sicuro che per tutti loro riusciremo ad avere un esito positivo, come è stato per le tre archiviazioni ottenute questa mattina".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata