Sanità del Centro Sardegna sempre più in difficoltà, con il reparto di Ematologia del San Francesco di Nuoro, «storicamente uno dei migliori d’Italia», a rischio chiusura.

L’ennesimo allarme arriva dal sindaco di Nuoro Andrea Soddu, che ha scritto al governatore Christian Solinas e all’assessore Carlo Doria, lanciando un appello per trovare una soluzione alla crisi del sistema sanitario nel Centro dell’Isola, che versa in una situazione «drammatica».

Un appello inviato «anche alla luce delle notizie relative all’avvenuta chiusura dell’ambulatorio di Ematologia dell’Ospedale San Francesco di Nuoro e del rischio di chiusura del relativo reparto, storicamente uno dei migliori d’Italia».

«Quotidianamente – scrive Soddu, pur consapevole della “complessità dell'argomento” – cittadini e operatori sanitari segnalano problemi sia all’interno del San Francesco che nei servizi territoriali. Per anni abbiamo protestato, manifestato, interloquito con assessori, direttori generali, commissari. Ma nonostante le rassicurazioni da parte di tutti, poco o nulla è cambiato».

Il primo cittadino osserva come si stia quasi sviluppando una sorta di «accettazione passiva della progressiva diminuzione e smantellamento dei servizi sanitari nel Nuorese e nel Centro Sardegna».

Poi si passa al caso Ematologia del San Francesco: «C’è la grave segnalazione del rischio di un imminente ridimensionamento del reparto, costretto a operare con un numero esiguo di medici, alcuni dei quali già in fase di trasferimento». Anche il servizio trasfusionale dell’ospedale nuorese è «costretto ad operare con due soli medici».

Soddu ricorda che il reparto di Ematologia «deriva da una tradizione antica che lo ha portato ad essere uno dei migliori centri a livello nazionale», mentre il servizio trasfusionale è «fondamentale per il funzionamento di tutti i reparti chirurgici e la sua chiusura condizionerebbe le attività del servizio di rianimazione nonché quelle specialistiche necessarie per effettuare terapie salvavita in malattie neurologiche e del sistema immunitario».

A questo punto, prosegue il sindaco, ad essere messa in discussione è la «stessa esistenza del San Francesco», preoccupazione quest’ultima «già evidenziata da 110 medici che l’anno scorso fecero un esposto alla Procura della Repubblica».

Soddu chiede una soluzione «immediata, anche facendo ricorso a strumenti giuridici straordinari per superare una situazione che rischia di peggiorare con l’arrivo dell’estate». L'ospedale, la cui funzione va ben oltre l’ambito della provincia di Nuoro, «non può restare paralizzato a causa di scelte politiche e amministrative che favoriscono la dispersione delle assunzioni, impoverendo reparti specialistici unici per la Sardegna».

La proposta: «Deve essere introdotto il modello del contingente minimo proporzionale, in modo che le carenze di personale sanitario siano distribuite in maniera uniforme sul territorio regionale. Rispetto ai reparti presenti in un determinato ospedale in base alla classificazione ministeriale, non si possono avere in un luogo carenze dell’ottanta per cento e in un altro carenze del dieci per cento o nessuna carenza».

(Unioneonline/L)

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