Una vera unione di intenti, fra i reparti di Cardiologia pediatrica del San Francesco di Nuoro e del Gaslini di Genova. È ciò che ha consentito alla piccola Annarita Nieddu di poter festeggiare il Natale nella sua casa di Nuoro, circondata dall’affetto del papà Francesco e della mamma Letizia Satta.

La piccola, nata prematura e affetta da una grave cardiopatia congenita, la Tetralogia di Fallot, ha visto una nuova luce in seguito al prodigioso intervento eseguito da Guido Michielon, responsabile della cardiochirurgia dell’ospedale genovese. Un ritorno in Barbagia, a Nuoro, dove la piccola con la famiglia è seguita nel recupero a domicilio, dall’equipe del direttore sanitario Peppino Paffi. Un destino che sembrava già scritto per la neonata, sopravvissuta durante la gravidanza alla gemellina, purtroppo scomparsa. Da una serie di accertamenti effettuati dai sanitari nuoresi nella tredicesima settimana, emergono dei problemi renali. La madre Letizia Satta viene ricoverata, per essere trasferita in terapia intensiva a Sassari in seguito ad un peggioramento del quadro clinico.

A raccontarlo nelle scorse ore al Secolo IX, il padre della piccola Annarita, Francesco. «Era il 14 aprile. I medici mi dissero che dovevano farla partorire oppure avrebbero rischiato la vita mamma e bambina. Annarita è nata a Nuoro il 15 aprile: pesava solo 620 grammi». E poi aggiunge: «Dopo un cesareo d'urgenza e il ricovero in terapia intensiva neonatale, la cardiologa ha scoperto che Annarita era affetta dalla Tetralogia di Fallot. La dottoressa, a seguito anche di una forte desaturazione, si è così messa subito in contatto con il Gaslini». Arriva così la decisione di predisporre un volo militare per Genova, come ultima spiaggia per salvare la neonata: «Il 29 aprile Annarita è volata a Genova con un aereo militare – ha aggiunto il padre Francesco - l'abbiamo raggiunta in nave, partendo il 30: il quadro clinico non era roseo. Ma siamo stati fiduciosi». E dopo essere giunta in ospedale che pesava 700 grammi, Annarita viene ricoverata in terapia intensiva neonatale, migliorando di giorno in giorno fino all’operazione al cuore dello scorso 25 settembre riuscita alla perfezione.

Il 22 dicembre, infine, l’atteso ritorno in Barbagia: «Ha fatto dei progressi incredibili – ha aggiunto Curreli – porta i nomi delle due sante a cui ci siamo affidati, Santa Rita e Sant'Anna». I genitori ripetono parole di grande gratitudine verso i sanitari del Gaslini: «Ci hanno donato il regalo di Natale più grande – ha dichiarato il padre al giornale di Genova – in quelle stanze ho trovato, oltre alla professionalità, un'umanità speciale. Un orgoglio non solo per i genovesi ma per tutti». E alla soddisfazione giunta nelle scorse ore da parte anche del chirurgo Guido Michielon, si aggiunge quella del direttore generale dell’Asl 3 di Nuoro Paolo Cannas: «Ringrazio i nostri professionisti e quelli liguri per l’ottimo lavoro svolto, a cui ci lega una profonda collaborazione. Faremo del nostro meglio per garantire ad Annarita e ai suoi cari tutto il supporto di cui hanno bisogno. Sia con gli specialisti ospedalieri che territoriali». 

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