Maltrattamenti nella casa di riposo di Nuoro, la Corte d’appello riapre l’istruttoria
Sono dieci i testimoni che dovranno essere risentiti nel processo di secondo gradoSono dieci i testimoni che dovranno essere risentiti nel processo di secondo grado sui maltrattamenti avvenuti nella casa di riposto di via Aosta a Nuoro dal 2015 al 2016.
Lo ha deciso la corte d’appello di Sassari che ha riaperto l’istruttoria nel processo di secondo grado nei confronti di Rosanna Serra e Nikaj Genci (difesi dagli avvocati Francesco Lai e Annamaria Musio). I due erano stati assolti dal giudice monocratico del Tribunale di Nuoro. Serra e Genci – all’epoca dei fatti rispettivamente direttrice e operatore sociosanitario della casa di riposo di via Aosta – erano accusati di maltrattamenti aggravati ai danni degli anziani ospiti.
A presentare appello contro la sentenza di assoluzione di primo grado arrivata quasi tre anni fa, la Procura di Nuoro. L’inchiesta era nata da un video ricavato dalle telecamere che la polizia aveva piazzato nella struttura. Serra era stata arrestata nel maggio 2016 insieme ad altri due operatori sociosanitari, già condannati dal tribunale di Nuoro col rito abbreviato a 3 anni e 4 mesi e a 4 anni.
Secondo l'accusa, la donna era colpevole di non aver fatto nulla per impedire i maltrattamenti, Nikaj di aver picchiato un ospite. Gli avvocati difensori Francesco Lai e Anna Maria Musio hanno sempre sostenuto l'inattendibilità delle dichiarazioni rese da alcuni operatori sociosanitari e la poca chiarezza delle immagini. Ora sarà la corte d’appello di Sassari a rivalutare le prove sentendo nuovamente dieci testimoni.