Le conseguenze di una crisi senza sbocchi potevano diventare una mina vagante per il territorio. Lo ha sempre sostenuto Francesco Caggiari, sindaco di Bortigali, che dice: «Col muro contro muro, con 5 sindaci contro 5 sindaci, la situazione stava diventando tragica. Solo agendo democraticamente e col buon senso si possono evitare situazioni drammatiche».

Dopo i giorni bui, adesso è arrivata la schiarita. C'è un accordo tra i sindaci, che evita lo scioglimento dell'Unione dei Comuni e le conseguenze drammatiche, che consente di andare avanti, superando il muro contro muro. Dopo il presidente Franco Scanu, sindaco di Sindia, ha ritirato le dimissioni anche la componente della giunta esecutiva Rita Zaru, sindaca di Noragugume. Franco Scanu dice: «Ho sentito i sindaci di entrambe le parti e siamo giunti ad un accordo che ci consente di andare avanti e tracciare insieme la strada da seguire. In maniera transitoria convocherò l'assemblea dei dieci sindaci agli inizi della prossima settimana». Rita Zaru aggiunge: «Come gesto di responsabilità nei confronti dei cittadini e del territorio, si è deciso di trovare un accordo transitorio per consentire all'ente e alla struttura tecnica di portare a termine atti importanti per il prosieguo di servizi ed evitare allo stesso tempo la perdita di risorse. In questa ottica, come da accordo con gli altri sindaci e come richiesto dal presidente, ho dato la mia disponibilità e ho deciso di ritirare le dimissioni».

Scanu chiede che per qualche tempo si proceda con la giunta eletta neanche dieci giorni fa, per poi trovare le soluzioni politiche adeguate per evitare che ancora una volta si verifichino degli scontri tra i sindaci, che ha caratterizzato la vita dell'Unione dei Comuni negli ultimi sette mesi.   

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