Si fanno le prove, ma per l'avvio concreto del nuovo inceneritore dei rifiuti di Tossilo si dovrà attendere ancora qualche mese. La data stabilita, il 10 ottobre, rischia di non essere rispettata.

Si procede verso l'ennesimo rinvio, tra mille tensioni. Il nuovo termovalorizzatore, realizzato dalla Regione con un investimento di circa 50 milioni di euro, dovrà bruciare i rifiuti di tutto il centro nord dell'isola, per oltre 60 mila tonnellate annue.

C'è una situazione grave a Tossilo, con gli operai della Tossilo Spa (la società emanazione del consorzio industriale, incaricata a gestire la piattaforma dei rifiuti), che non riceveranno lo stipendio, poiché la Regione non ha provveduto a versare nelle casse dell'azienda i soldi necessari.

I 30 operai hanno proclamato lo stato di agitazione e minacciano di non votare e di bloccare qualsiasi attività. "Sosterremo le giuste e legittime istanze dei lavoratori- dice Gian Pietro Arca, presidente dell'Unione dei Comuni del Marghine - chiediamo alla Regione che la situazione venga sbloccata nell'immediato". 

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