Da 17 giorni Graziano Mesina è di nuovo latitante, e più passa il tempo più calano le indiscrezioni che lo vorrebbero fuori dalla Sardegna, in Corsica o in Tunisia.

Per gli inquirenti è poco probabile che abbia lasciato l'Isola ed è infatti sul territorio regionale che lo cercano. Sotto assedio ci sono in particolare Orgosolo, il Nuorese e il Supramonte.

E ogni volta che un elicottero sorvola la zona c'è qualcuno che sussurra: "Lo hanno trovato". Eppure così non è.

Il 2 luglio scorso, dopo che la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai suoi avvocati rendendo definitiva la condanna, i carabinieri sono andati nella casa in cui viveva insieme alla sorella per notificargli il provvedimento, ma del 78enne non hanno trovato traccia.

Da lì è scattata la caccia: si battono a tappeto le campagne, le case e gli ovili. Forse qualcuno lo sta aiutando e, ora come decenni fa, l'ex primula rossa riesce a "svanire nel nulla".

Come ha ricordato anche il sindaco, Dionigi Deledda, tra i suoi concittadini ci sono due fazioni: chi ritiene che Mesina alla sua età debba essere "lasciato libero" e chi, invece, condanna la latitanza.

(Unioneonline/s.s.)
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