Graziano Mesina è fuggito senza documenti né patente, ma anche senza vestiti.

Il latitante, irreperibile da giovedì scorso, data in cui è diventata definitiva la condanna a trent'anni per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, è sparito dalla sua Orgosolo lasciando tutto a casa della sorella, dove ha vissuto nell'ultimo anno per ottemperare all'obbligo di firma dopo la scarcerazione.

"I vestiti e tutta la mia roba datela ai poveri", avrebbe detto ai familiari prima di tornare, sulla soglia degli 80 anni, ad essere una primula rossa.

Resta un mistero la sparizione di un uomo anziano, acciaccato, senza documenti né indumenti. Quel che è certo è che Gratzianeddu gode di una rete di fiancheggiatori che potrebbero averlo aiutato a nascondesi. Magari, si continua a percorrere questa ipotesi, per tentare una trattativa che alleggerisca la sua pena.

Dopo quasi 40 anni dietro le sbarre, Mesina non ha alcuna intenzione di tornare in carcere. Forte della sua veneranda età e dei suoi problemi di salute, cerca di ottenere i domiciliari.

C'è anche la pista della fuga all'estero, più improbabile ma non impossibile secondo chi indaga. Corsica o Tunisia. Paese, quest'ultimo, che non prevede l'estradizione in Italia.

Quel che è certo è che Gratzianeddu è il principale ricercato da tutte le forze dell'ordine nell'Isola. Anche oggi sono continuate le perquisizioni a tappeto a Orgosolo e nel Supramonte, anche con l'ausilio di elicotteri. E controlli ci sono stati anche in provincia di Cagliari.

(Unioneonline/L)

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