Fiori, disegni e letterine sul banco vuoto di Francesco Gleboni
Disperati i compagni, così come gli insegnanti e gli altri genitori dei bimbi che frequentano la scuola elementare di Monte Gurtei(Ansa)
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Fiori, letterine e disegni colorati sul banco vuoto di Francesco Gleboni, il bimbo di 10 anni ucciso dal padre Roberto, che ieri ha sterminato la sua famiglia a Nuoro.
Nella scuola elementare di Monte Gurtei, dove Francesco frequentava la quinta, è il giorno del dolore. I compagni fuori dall’istituto intestato a Grazia Deledda e Mariangela Maccioni si sono riuniti in un capannello, poi hanno posato le letterine, i fiori e i disegni colorati sul banco del compagno, che frequentava la quinta B. Un modo per elaborare il lutto.
Disperate le insegnanti, la preside, anche le mamme degli altri alunni: «Francesco era il più bravo della classe, un ragazzino corretto, gentile e sempre disponibile», commenta una. Un’altra signora afferma invece che «non abbiamo mai notato segni di disagio nel bambino. I genitori li ho visti qualche volta a scuola, ma erano riservati, del resto i panni sporchi si lavano in casa e ci sono persone che all’esterno non si lasciano andare».
«Sgomenti con il cuore a pezzi. Francesco amore nostro», aveva scritto su Facebook Graziella Monni, preside della scuola. La scuola sta supportando i compagni di Francesco e cercando di rispondere nei limiti del possibile alle loro domande: «Sono in lacrime, la morte del loro compagno è un’ingiustizia e si chiedono come sia stato possibile che ad ucciderlo sia sato il padre».