Badu ‘e Carros, soldi dalla mafia in cambio di cellulari dietro le sbarre: arrestata una guardia
Ancora falle nella sicurezza del penitenziario dopo la clamorosa evasione di Raduano: nel mirino un 38enne di Siniscola, era lui a far entrare in carcere (dietro lauto pagamento) i telefonini spediti con fermoposta da Napoli dalla sorella di un bossDue persone sono state fermate questa mattina dagli uomini della Squadra Mobile di Nuoro in relazione a falle e complicità che, tra le altre cose, hanno portato alla clamorosa evasione del boss Marco Raduano, avvenuta il 24 febbraio scorso dal carcere di Badu ‘e Carros.
Due arresti, quelli di oggi, che non sono legati direttamente alla fuga ma alle criticità del carcere, una indagine della Procura di Nuoro precedente all’evasione. Ci sarebbero anche altri indagati.
Gli arrestati sono Salvatore Deledda, assistente capo di polizia penitenziaria di 38 anni di Siniscola, e Carmela Mele, sorella di un boss del clan Mele di Pianura. Era lei a commissionare e far partire i pacchi (che contenevano cellulari) per l’assistente capo che li riceveva con fermoposta e provvedeva a introdurli in carcere. Complessivamente sono stati certificati 2.500 euro di pagamento, circa 100/150 euro a telefono.
Continuano intanto le indagini della Dda di Cagliari sul detenuto scomparso dopo essersi calato con le lenzuola dalle mura del penitenziario.
Fabio Ledda