La Commissione Giustizia della Camera a Badu ‘e Carros: «Mancano almeno 60 agenti, nel carcere anche problemi sanitari»
I sindacati presenti all’incontro hanno anche sollecitato l’immediata sistemazione del muro di cinta con sistemi anti scavalcamentoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A Badu ‘e Carros mancano «almeno 60» agenti penitenziari.
E non è l’unico problema emerso dal sopralluogo dei deputati della Commissione Giustizia della Camera nel carcere di Nuoro, a più di un mese dalla clamorosa fuga del boss pugliese Marco Raduano.
«Sono tante le problematiche emerse, a cominciare dalla carenza di personale. Bisogna portarle all’attenzione del Parlamento e del ministero della Giustizia affinché si trovino al più presto le soluzioni», ha detto il presidente della commissione Pietro Pittalis durante l’incontro in Prefettura a Nuoro a seguito della visita.
«Mancano almeno 60 agenti e ci sono anche problemi di natura sanitaria che necessitano di un’interlocuzione con l’assessorato regionale competente», ha aggiunto Pittalis, passando poi alle «criticità che riguardano i detenuti e il sovraffollamento delle celle».
«Un’emergenza – ha aggiunto Barbara Polo (FdI) – che si trascina dopo anni di impoverimento delle risorse all’interno del penitenziario. Nella finanziaria è prevista l’assunzione di 1.117 agenti, ma è chiaro che non bastano per tutta la Penisola».
I sindacalisti nel corso dell’incontro con i parlamentari hanno sollecitato con forza soluzioni: «Urgente l’assunzione di organico, gli attuali agenti sono 140, dobbiamo arrivare almeno a 200 per coprire le esigenze di un carcere che ospita 224 detenuti, di cui alcuni in regime di 41bis», ha spiegato Giovanni Villa, segretario della Fns Cisl.
Altra cosa urgente è «la sistemazione del muro di cinta e la conclusione della nuova sezione detentiva per cui sono stati stanziati 8 milioni di euro. Al più presto devono essere introdotti sistemi anti scavalcamento e i colleghi devono essere sgravati dalla sorveglianza e cura dei detenuti psichiatrici, da gestire invece in strutture adeguate».
(Unioneonline/L)