In Sardegna l’emergenza sangue non accenna a fermarsi e secondo gli ultimi report dell’Aou di Sassari, mancherebbero all’appello 30.000 sacche. Da Fonni, arrivano tuttavia, segnali rincuoranti, con dei dati controtendenza e la sezione locale fra le prime in Italia per donazioni. Fondata nel 1990 vede all’attivo 302 soci e 431 donazioni nell’ultimo anno. Una media da record con 120 flaconi ogni mille abitanti, contro i 40 a livello regionale e i 49 nazionali. Un dato che riempie di orgoglio Stefano Busia (76 anni). Presidente della sede locale da trentatré: «La nostra è una comunità generosa – dice Busia - quando abbiamo fondato la sezione eravamo 49 soci, oggi dopo un lavoro pluridecennale abbiamo quadruplicato i numeri».

Prosegue: «Il 2023 è stato un anno da record, fra innumerevoli iniziative sociali e la popolazione che ha riposto in massa alle donazioni. Ogni volta che l’autoemoteca arriva al paese registriamo la media di 34 donazioni. Abbiamo già calendarizzato 14 raccolte per i prossimi mesi. La prima il 18 Gennaio».

E mentre il sodalizio si avvia all’assemblea annuale del prossimo 3 Febbraio, Busia non manca di precisare: «Un tempo eravamo noi a chiamare per le donazioni, oggi non smettiamo di farlo, ma ci emoziona vedere che siano in tanti a contattarci mostrando interesse e disponibilità. I giovani sono diversi e tutti uniti da un fondo sociale». Emergono infatti delle iniziative più ampie: «Da anni lavoriamo con le scuole e all’attivo abbiamo oltre 20 convegni tematici e il supporto di esperti come Oreste Castagna. Ci battiamo per combattere le ludopatie e favorire la ricerca sul diabete. Finanziamo inoltre borse di studio per i diplomanti e laureandi». Ma non solo: «Nei mesi scorsi abbiamo donato dei fondi ai fratelli romagnoli colpiti dall’alluvione. Ci anima il bene per il prossimo».

Un esempio non può che giungere dalla “piazza Donatori di Sangue”, a due passi dalla sede di via Grazia Deledda: «Ci preoccupiamo della sua pulizia e del decoro – aggiunge Busia - e alcuni anni fa abbiamo fatto installare una scultura che riproduce le tre grazie: dare, avere, ricevere. Ci aiutano tutti; siamo una grande famiglia che guarda al futuro con ottimismo». Dal tetto dell’Isola buone pratiche di generosità che resistono nel corso degli anni: «Collaboriamo con le sezioni di tutta la Sardegna - conclude Busia - e ci lega un rapporto speciale agli amici di Desulo, con cui spesso organizziamo iniziative comuni».

© Riproduzione riservata