I recenti attentati incendiari avvenuti in paese e il passato della vittima. Sono le due piste seguite dagli inquirenti per far luce sull’omicidio di Francesco Cidu, l’allevatore ucciso martedì sera nelle campagne di Gavoi.

Cidu nel dicembre 2022 era stato assolto, con il figlio Mauro, dall’accusa di aver sgozzato degli agnelli e dato fuoco a un’azienda a Lodine. E la data dell’omicidio coincide grosso modo con quella della sentenza dello scorso anno. Una tragica coincidenza o un preciso segnale?

Mentre al San Martino di Oristano è in corso l’autopsia, alcuni indizi lasciano pensare che una svolta potrebbe arrivare a breve.

Stamattina a Nuoro si è riunito il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Giancarlo Dionisi, a cui hanno partecipato il sindaco di Gavoi Salvatore Lai e la procuratrice Patrizia Castaldini. «Abbiamo chiesto unitarietà di intenti per arrivare a una soluzione del caso alla procuratrice Castaladini che ci ha assicurato il massimo impegno - ha detto Dionisi -. Ci sarebbe già qualche pista investigativa per la risoluzione del caso, ma anche delle piste che portano agli autori degli attentati negli ultimi mesi. Gavoi è un paese tranquillo e bisogna capire subito cosa è successo negli ultimi tempi affinché il paese non precipiti nelle dinamiche di anni bui che lo hanno investito in passato».

Il sindaco ha annunciato un «ulteriore rafforzamento dei controlli che sono già stati intensificati».

(Unioneonline/L)

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