Bolotana, selfie con i morti in cimitero: operaio condannato
Foto con birra e sigarette accanto alle salme appena estumulate: Mirco Campus espierà la pena lavorando per un’associazione di volontariatoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dovrà lavorare e impegnarsi in un’associazione di volontariato per diversi mesi. È questa la misura rieducativa e alternativa alla condanna a 8 mesi stabilita dal Tribunale di Oristano per Mirco Campus, quarantanovenne di Bolotana. L’operaio, coinvolto nella clamorosa vicenda delle fotografie che lo ritraggono accanto alle salme appena estumulate nel cimitero del paese, era accusato di vilipendio di cadavere.
La vicenda risale al 2018, quando il Comune per recuperare nuovi spazi in cimitero decise di estumulare le salme degli anni Settanta. Affidò l’incarico a una ditta specializzata che aveva il compito di fotografare le salme affinché i parenti le riconoscessero e decidessero poi per la cremazione o la sepoltura nella terra. Durante queste operazioni Campus si sarebbe fatto immortalare accanto alla salma di un anziano (con una bottiglia di birra nella bara) e di una donna, ritratta con una sigaretta in bocca.
Gli scatti rimbalzarono in varie chat fino a quella dell’assessore ai Servizi cimiteriali Stefano Nieddu che denunciò la vicenda ai carabinieri. Dopo le indagini, si è arrivati a processo: Campus nei mesi scorsi ha chiesto scusa e ha cercato di chiarire la propria posizione. La pm Daniela Muntoni aveva chiesto la condanna a un anno e 6 mesi e, in subordine alla sospensione condizionale della pena, il pagamento di 3.000 euro e i lavori nella parrocchia del paese o con un’associazione. Il difensore, l’avvocato Pietro Paolo Callà ha sollecitato l’assoluzione sostenendo che non ci fosse alcun dolo e nel caso di condanna la conversione della pena in lavori socialmente utili in parrocchia.
La giudice Paola Bussu ha condannato Campus a 8 mesi convertiti nei lavori in un’associazione di volontariato.