I carabinieri del Ros hanno arrestato Graziano Mesina.

Il super latitante, resosi irreperibile da luglio 2020, è stato rintracciato nella notte a Desulo in un’operazione dei militari del Ros in collaborazione con quelli del Gis, del Comando provinciale di Nuoro e dello Squadrone eliportato carabinieri cacciatori Sardegna.

Mesina deve scontare una condanna a 30 anni di reclusione che gli era stata notificata dalla Procura generale della Corte d’appello di Cagliari.

I carabinieri lo hanno trovato nell’abitazione di una coppia a Desulo. Non si sa bene da quanto tempo fosse ospitato in quella casa, i due proprietari sono indagati per favoreggiamento.

Mesina è stato portato nella caserma di Nuoro e, come anticipato dai suoi legali Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier, è stato trasferito nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros.

L’ex primula rossa del banditismo sardo, 79 anni, protagonista di clamorose evasioni, si era dato alla fuga un giorno prima che la Cassazione confermasse la condanna per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, sapendo che quella sentenza avrebbe riaperto per lui le porte del carcere.

In un anno e mezzo diversi blitz sono stati eseguiti nel Nuorese e nella zona di Orgosolo per trovare “Grazianeddu”. In questi mesi si sono sprecate le più disparate ipotesi, dalla fuga in Tunisia a quella in Corsica.

Mesina era stato inserito dalla Criminalpol nell’elenco dei sei latitanti di massima pericolosità.

(Unioneonline/L)

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