Per 13 ragazzi delle scuole Secondarie di I° grado di Serramanna e Samassi affetti da handicap le ultime settimane dell’anno scolastico sono state di vela.

Non nel senso che hanno disertato le lezioni, ma per il secondo anno consecutivo sono stati gli attori di un bell’esempio di integrazione tutto giocato sugli sport acquatici.

E, per dirla col nome del progetto ("Far vela a scuola") finanziato dai Comuni di di Serramanna e Samassi, hanno insomma fatto vela, non nei loro istituti di via Sicilia e di via Curie, ma nella spiaggia del Poetto, a Cagliari, nella scuola di vela del Wind-surf Cagliari.

"Dopo i corsi di canoa dello scorso anno, nelle ultime settimane i ragazzi si sono cimentati con la vela: tutto nel quadro di un progetto teso all’inclusione e alla socializzazione che, per questo, ha avuto degli speciali tutor: i loro compagni non disabili", spiega il docente di Educazione motoria Edoardo Mathieu che ha avuto nel progetto la collaborazione della collega Pina Argiolas.

Dall’equipaggiamento della barca all’uscita in mare: una bella veleggiata o, più semplicemente, una scivolata sulle onde sopra una tavola da surf, per superare gli ostacoli e i pregiudizi della disabilità. A questo puntavano la dirigente scolastica Daniela Montisci e i docenti, e questo è stato.

Per la soddisfazione dei ragazzini con qualche disabilità motoria e psichica che, dice ancora Mathieu, "si sono divertiti e sopra una barca a vela o in piedi su una tavola da surf hanno azzerato le differenze con i loro compagni cosiddetti normodotati".

I benefici, per i ragazzi, sono stati tangibili anche a casa. "Non posso che confermare la bontà del progetto: l’umore di mio figlio così come dei ragazzi e delle ragazze che hanno difficoltà, è migliorato. I ragazzi hanno visto azzerate le loro differenze", conferma Giovanni (il nome è di fantasia, per tutelare l’identità del minore), genitore di uno dei ragazzini che per quattro settimane hanno "fatto vela a scuola".

"Siamo molto soddisfatti dell’esperienza dei ragazzi: l’obiettivo del progetto di favorire l’integrazione e il superamento delle differenze è pienamente raggiunto", conferma la dirigente scolastica Daniela Montisci.
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