Si indaga sul passato di Matteo Murgia, il pastore di 40 anni ucciso a colpi di fucile caricato a pallettoni nelle campagne di Gesturi, in un ovile a pochi metri dalla Statale 197 e non molto distante dal centro abitato.

Secondo un primo esame del medico legale, sarebbero state due le fucilate all'altezza del petto a ucciderlo.

Un agguato in piena regola su cui indagano i carabinieri, che oltre a cercare di accendere un faro sul suo passato stanno lavorando per ricostruire le ultime ore di vita del 40enne.

Il cadavere è stato scoperto stamani intorno alle 8 dal fratello, che era andato a cercarlo perché Matteo Murgia non aveva fatto ritorno a casa. Era proprio all’ingresso del podere dove tutti i giorni la vittima andava ad accudire gli animali.

Sul posto sono subito arrivati i carabinieri della Compagnia di Sanluri e del Nucleo investigativo che hanno avviato gli accertamenti. Sono giunti anche la pm di Cagliari, Ginevra Grilletti, e il medico legale Roberto Demontis. 

Sposato e padre di due figli, dopo la separazione Murgia viveva a casa dei genitori e lavorava saltuariamente a Cagliari per una impresa edile. Ma si occupava soprattutto dei suoi cavalli, custoditi in una stalla, annessa all'ovile, che aveva affittato dal Comune.

(Unioneonline/L-D)

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