Intossicazione da botulino, il Ministero attiva i protocolli sanitari in Sardegna
L’intervento nell’Isola dopo la morte di Roberta Pitzalis, è valido anche per la CalabriaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«A seguito di due importanti cluster di intossicazione da botulino che si sono verificati nelle ultime settimane in Sardegna e Calabria, il Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della Salute ha immediatamente attivato tutti i protocolli sanitari». È quanto comunica il dicastero guidato da Orazio Schillaci, dopo la morte di Roberta Pitzalis a Cagliari (ricoverata dopo la Fiesta Latina a Monserrato) e di un cinquantaduenne nella provincia di Cosenza (aveva mangiato un panino con salsiccia e cime di rapa acquistato in un truck food a Diamante).
«Il sistema di intervento ha reagito prontamente garantendo ai pazienti l’accesso tempestivo ai trattamenti antidotici salvavita», dichiara Maria Rosaria Campitiello, Capo dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie. «La rapidità dell’intervento è stata possibile grazie alla rete capillare della Scorta strategica Nazionale Antidoti e Farmaci (Snaf) e alla collaborazione sinergica di tutti gli enti coinvolti».
«Ricordo che gli alimenti a rischio di tossina botulinica sono le conserve casalinghe preparate sottovuoto, in olio o acqua e, raramente, si tratta di prodotti industriali», prosegue Campitello. «Ecco perché è importante rispettare le regole previste per la corretta e sicura preparazione e conservazione degli alimenti».
(Unioneonline)