“L’amore mio non muore”, applausi a Cagliari per Roberto Saviano
Nello spettacolo, tratto dall’omonimo libro, la storia di Rossella Casini, vittima di ‘ndranghetaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ieri sera, sul palco del Teatro Massimo di Cagliari, c’era all'inizio solo il buio. Poi, una luce ha illuminato una sedia e un tavolo, con sopra dei libri. Seduto sul tavolo, Roberto Saviano.
“L’amore mio non muore” inizia così, la luce che prova a dare forma alle cose, anche quando non sembra possibile. Anche quando sembra inutile. Alle sue spalle compare una foto. Rossella Casini. Ha vent’anni. Avrà per sempre vent’anni. Questa è l’unica foto che resta di lei.
La colpa di Rossella è amare. Studia pedagogia a Firenze, è il 1977, il mondo è percorso da tentativi di dare nuove forme alle cose, Rossella – racconta Saviano – vuole sbagliare. L’autore usa il termine “errare” che sì, significa sbagliare ma anche andare, e in questa polisemia Agostino ci propone che, più che essere sbagliati, siamo in cammino.
È in questo porsi in cammino che incontra Francesco, uno studente calabrese di economia. Non è amore a prima vista. Diventa amore, un amore che per lei è innamoramento perenne, non vuole la routine dell’abitudine all’altro ma la scelta continua, il dirsi ogni giorno: ci sono, ti scelgo. Un amore, confessa Saviano, che non ha mai incontrato prima, che può tutto, che non dipende da conseguenze e condizioni.
Può andare a Palmi con Francesco. Può scoprire che i Frisina, la sua famiglia, sono legati alla ‘ndrina dei Gallico, da poco entrata in guerra con quella dei Condello. Può pensare che l’amore possa fermare la guerra di mafia. Omnia amor vincit.
Lo spettacolo avanza tra la storia dei due amanti, la poesia – da Raffaele Carrieri a Vladimir Majakovskij, passando per Anna Achmatova – e l’attualità. La sala respira con lei, nella speranza irrealizzabile che Rossella possa davvero fermare la faida, possa imporre la verità che è altra forma dell’amore. Ma sappiamo che non accadrà Il 22 febbraio 1981 Rossella Casini sparisce da Palmi.
Nessuno la rivedrà più. Il suo corpo non verrà ritrovato, lei verrà riconosciuta come vittima di ‘ndrangheta. Il lungo e commosso applauso finale è anche per lei, per questo amore che continua a vivere, oggi con ancora più forza.
Stasera alle 20.30 la replica. Posti già tutti esauriti.
