Incidente mortale in Corsica:Le salme rientreranno oggi
Lo ha ricomposto lui il figlio, con le stesse mani pietose che più volte hanno toccato corpi straziati. Alberto Derudas fa di mestiere il necroforo, ed è il padre di Salvatore, il giovane di 18 anni, originario di Ossi, morto in Corsica insieme all'amico Giulio Stara, sassarese di 36 anni. Le salme dei due ragazzi forse rientreranno in Sardegna oggiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Due giovani sardi, lavoratori stagionali in Corsica, sono morti sulla moto su cui viaggiavano che si è scontrata frontalmente con un'auto sulla statale 196, nel comune di Sartene, mentre erano diretti a Propriano, dopo aver concluso il loro turno in pizzeria. Giulio Stara, sassarese di 36 anni, che era alla guida della moto, è morto sul colpo, mentre il passeggero, Salvatore Derudas, 18 anni, originario di Ossi, è deceduto durante il trasporto in ambulanza verso l'ospedale di Ajaccio. I due sardi vivevano e lavoravano a Sartene in un ristorante aperto di recente. Secondo il comandante della gendarmeria della cittadina corsa, interpellato dal quotidiano "Corse Matin", all'origine dello scontro c'è quasi certamente l'eccesso di velocità.
I FAMILIARI IN CORSICA Il padre di Salvatore Derudas, Alberto, è giunto a Sartene insieme al cognato e a Francesco Pinna, assessore del Comune di Ossi, vicino di casa e molto amico della famiglia. Alcune difficoltà burocratiche hanno impedito un immediato rientro delle salme in Sardegna. I due feretri forse torneranno lunedì. E' stato Alberto Derudas a sistemare il corpo del figlio nell'obitorio di Ajaccio: di mestiere fa il necroforo.