Teatro, dal palcoscenico alla Cena con delitto: il giallo è servito
Successo a Olbia dell'evento: protagonisti i Talenti Stravaganti di CagliariPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
“Buonasera a tutti. Per cominciare, vi annuncio che oggi qualcuno morirà”. È questo il benvenuto che accoglie gli ospiti di Cena con delitto, l’evento targato Vivi Esperienze che nel tour sardo ha toccato anche Olbia.
Protagonisti Anastasia Caboni, Alessia Pia e Mauro Formicola, che nei panni rispettivamente di Agnes/Monica, Patricia e Arthur hanno dato vita al giallo “La maledizione dei Maya” tra i tavoli apparecchiati della trattoria Terra Nostra. Uno spettacolo in quattro atti al termine del quale uno dei quattro personaggi veniva misteriosamente assassinato e il pubblico, attovagliato per la cena, era chiamato a indovinare l’autore e l’arma del delitto. E – va da sé – il movente. Come nei migliori gialli di Agatha Christie.
«La differenza rispetto al classico spettacolo teatrale è che l’improvvisazione ha molto più spazio, perché c’è l’interazione con le persone sedute ai tavoli in mezzo ai quali ci esibiamo», raccontano i tre attori della compagnia teatrale cagliaritana Talenti Stravaganti. «Il pubblico è parte integrante dello spettacolo, che parte da un copione scritto dalla nostra autrice Margherita Delitala e arriva alla loro soluzione», aggiungono i giovani artisti, tutti under 30, che quest’anno hanno portato in scena pure “Frankenstein Junior” (a Olbia la notte di Halloween) e “La leggenda della spada nella roccia” (a Iglesias), e che nell’occasione ringraziano i loro insegnanti Roberta Gaviano e Fabrizio Congia, «che credono in noi», dicono, «e ci trasmettono ogni giorno la loro immensa passione per la recitazione».
Il tour prosegue in vari locali dell’Isola, e l’iniziativa sta avendo un tale successo che i Talenti Stravaganti torneranno a Olbia a gennaio. «Che le serate vadano subito sold out è sintomatico della voglia della gente di fare cose nuove», interviene il padrone di casa di Terra Nostra Marco Mura. «Da parte nostra abbiamo colto l’occasione offerta dall’organizzazione perché c’era l’esigenza di animare l’autunno e l’inverno in città con serate divertenti, che invogliassero le persone a uscire e a trascorre un momento conviviale al caldo partecipando a eventi diversi del solito».
La scommessa è stata vinta. Per la cronaca, in palio per chi indovina chi ha ucciso la vittima, con quale arma e perché c’è una bella bottiglia di vino. Per rendere la serata ancora più allegra.
