In molti, ieri mattina a La Maddalena, hanno creduto che una delle navette turistiche ormeggiate lungo il lungomare Amendola, adiacente all’arteria principale della cittadina, fosse andata a fuoco. Il forte e insistente odore acre di bruciato e il fumo intenso che hanno invaso il lungomare e le vie commerciali limitrofe, unitamente al sopraggiungere di vigili del fuoco, personale del 118, Capitaneria di porto, vigili urbani e Protezione civile, giunti a sirene spiegate, hanno contribuito ad alimentare l’allarme.

Fortunatamente si trattava soltanto di un’esercitazione antincendio, pianificata e coordinata dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di La Maddalena, nell’ambito delle attività periodiche finalizzate a testare l’efficacia delle procedure di emergenza in ambito portuale. Lo scenario esercitativo ha simulato un incendio a bordo della motonave adibita al trasporto passeggeri “Apollo II”, ormeggiata presso la banchina Medaglie d’Oro. A seguito dell’attivazione delle procedure di emergenza, è intervenuta immediatamente la motovedetta CP 870, che ha avviato le prime operazioni di lotta antincendio dal mare, impiegando le dotazioni di bordo e operando in coordinamento con la Sala Operativa. Nel corso delle operazioni, al fine di prevenire il rischio di propagazione dell’incendio, è stato disposto il disormeggio dell’unità “Roccia di Spargi”, ormeggiata in prossimità della nave interessata dall’evento. È stata inoltre simulata la presenza di un ferito a bordo, per il quale è stata attivata la procedura di evacuazione sanitaria. Il figurante è stato trasferito via mare dalla motovedetta CP 870 fino al porto di Palau, consentendo di testare il coordinamento tra le componenti navali e il sistema di soccorso sanitario. A incendio estinto, il personale dell’associazione di volontariato di Protezione civile ha proceduto alla posa delle panne assorbenti per le attività di contenimento antinquinamento.

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