Olbia: inaugurata Lily, la natività mariana della basilica di San Simplicio
Un giglio di luce bianca che custodisce il Cristo bambinoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si chiama Lily e rappresenta la natività nella sua essenza: un giglio di luce bianca che custodisce il Cristo bambino, al centro dell'installazione artistica che illumina il Natale nel sagrato della Basilica di San Simplicio. Inaugurata ieri con la benedizione del parroco, don Antonio Tamponi, l'opera, realizzata da ColorArt, diretta da Manuel Marotto, è un gioco suggestivo di luci, di riferimenti biblici e di elementi della tradizione iconografica cristiana. “Volevo che ci fosse questo segno di luce di Maria che tiene Gesù: l'incarnazione del Verbo, il minimo e il massimo indispensabile per la Chiesa”, ha detto don Tamponi. L'opera, racchiusa tra dodici colonne disposte a raggiera e sopra ventimila bottigliette d'acqua, è visibile solo al buio. “L'augurio è che questa luce diffonda l'acqua nuova del battesimo, che è rappresentata ai piedi del giglio”, ha aggiunto il sacerdote, interpretando l'installazione. “Il giglio è un simbolo iconografico che comprende due elementi della natività, la Madonna e San Giuseppe e, nella narrazione religiosa, i gigli nascono dalle lacrime versate da Gesù nel Getsemani”, ha spiegato Marotto. E sul significato simbolico delle colonne luminescenti: “Sono le dodici stelle del nimbo della Madonna, i dodici apostoli e le dodici colonne su cui si regge la Basilica di San Simplicio”. Dentro la chiesa dedicata al santo patrono di Olbia è stato realizzato anche il presepe tradizionale.
