San Teodoro si tinge di viola per la Giornata Internazionale dell’epilessia. Nella serata di ieri, 12 febbraio, la Chiesa titolare ed il palazzo del Comune sono stati illuminati di viola per dare visibilità ad una patologia molto diffusa su cui grava uno stigma sociale. L’obiettivo dell’iniziativa, promossa dall’AIE (Associazione italiana epilessia) e sposata da diverse associazioni locali, è proprio quello di uscire dall’ombra e dimostrare che con questa patologia si può vivere; i fari viola che hanno illuminato i luoghi simbolo del centro gallurese rappresentano una luce sulle difficoltà che le persone affette da questa patologia affrontano quotidianamente.

«San Teodoro, come parrocchia e Comune, è stato il primo paese nell’isola a dare visibilità al problema e sposare la causa dell’associazione – ha spiegato Giada Miscera , referente regionale dell’AIE. Questo evento è un grande orgoglio per me, abbiamo doversi progetti in mente e il prossimo anno mi piacerebbe illuminare altri palazzi in tutta la Sardegna».

L’iniziativa è stata molto apprezzata dalla comunità teodorina e a sorpresa anche i soccorritori della Croce Bianca San Teodoro hanno voluto partecipare all’evento illuminando la loro sede e dimostrare vicinanza e sostegno, così come molte altre realtà locali che hanno offerto servizi e sponsorizzazioni per realizzare l’evento di ieri. «Ringraziamo le associazioni che hanno sposato l’iniziativa come la C.S. Ecuriti di Sebastiano Curreli, Live Teo D’oro, Presepe di Giò e Lorena’s Yoga Studio – ha sottolineato la referente regionale Giada Miscera – e naturalmente l’Amministrazione comunale per la divulgazione del messaggio, l’Assessorato ai Lavori Pubblici e Don Alessandro Cossu e la Parrocchia per la costante attenzione ai temi sociali».

L’epilessia è una tra le più frequenti patologie neurologiche ed è riconosciuta come malattia sociale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In Italia le persone affette da epilessia sono 600 mila e in Sardegna sono circa 12 mila. Oltre 6 mila sono i pazienti che ne soffrono in età evolutiva. E’ una patologia che nel mondo interessa una persona ogni cento.                            

© Riproduzione riservata