Ragnedda: le feste, i giri in barca e in elicottero col corpo di Cinzia a Conca Entosa
La vita dell'arrestato dopo l’omicidio. E dalla confessione del 41enne emerge un dettaglio delirante: una strana conversazione sul demonio ha scatenato la lite?L'ingresso della tenuta di Conca Entosa, nei riquadri Cinzia Pinna ed Emanuele Ragnedda
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Le feste nei locali della Costa Smeralda, il compleanno della madre, i giri in barca, gli appuntamenti di lavoro. Mentre il corpo di Cinzia Pinna era abbandonato nella sua tenuta a Conca Entosa la vita di Emanuele Ragnedda continuava normalmente. Almeno all’apparenza.
Una settimana dopo l’omicidio, Ragnedda ha partecipato alla festa di compleanno della madre, in un ristorante di Arzachena. Giornata coronata da un gesto che non poteva passare inosservato. L’uomo ha noleggiato un elicottero, a quanto pare per regalare alla madre un giro sulla Costa Smeralda. Ma ci sarebbero state altre feste e serate nei locali. Come diversi appuntamenti di lavoro.
Quando, lo scorso fine settimana, ha scoperto che i carabinieri sapevano della sua serata con Cinzia è andato in tilt. Tra i due, hanno ricostruito gli uomini dell’Arma, le frequentazioni erano sporadiche, la donna aveva fatto la stagione in Costa Smeralda.
La lite
I militari hanno accertato che quella sera è stato fatto un ampio utilizzo di alcol e cocaina.
«Aveva in mano un coltello, me lo stava puntando. Mi sono spaventato, ho visto tutto nero e non capivo nulla. Poi ho sparato», ha raccontato Ragnedda nella sua confessione. L’uomo ha detto di aver perso il controllo della situazione, forse amplificando la percezione del pericolo che aveva di fronte. E l’antefatto del litigio sarebbe qualcosa di delirante, l’imprenditore avrebbe raccontato di una strana conversazione sul demonio o argomenti simili.
Circostanza che, se confermata, non alleggerirebbe le contestazioni a carico di Ragnedda. L’imprenditore avrebbe sparato contro Cinzia Pinna avendo la possibilità di non farlo e dopo essersi messo nelle condizioni di uccidere (assunzione di cocaina e disponibilità immediata di un’arma).