Porto Cervo Marina, società del Gruppo Smeralda Holding e proprietaria di uno dei più prestigiosi approdi del Mediterraneo, ottiene la certificazione Porto Sostenibile® e le etichette etiche di sostenibilità, che attestano il rispetto dei più elevati standard ambientali, sociali e di governance (ESG). A darne informazione è la stessa società.

La certificazione comprende sia il Rating ESG, che misura le performance e i rischi in ambito sostenibilità, sia il Reporting ESG, che garantisce una rendicontazione trasparente e conforme agli standard internazionali. La struttura portuale, collocata nel cuore dell’area turistica della Costa Smeralda, ospita circa 600 posti barca ed è in grado di accogliere imbarcazioni fino a 160 metri, dal diporto locale ai grandi yacht, vantando oltre il 60% di clientela estera che in media staziona in porto 30 giorni. Punto di riferimento per le esperienze di yachting di lusso, la Marina di Porto Cervo è inserita in un contesto naturale unico, amministrato dal Consorzio Costa Smeralda®, che si estende su un’area di circa 3.114 ettari, di cui 96,3% di superficie verde, con un’estensione costiera di circa 55 chilometri. 

«Aderire al protocollo di certificazione Porto Sostenibile® – dichiara Mario Ferraro, CEO di Smeralda Holding – rappresenta per Porto Cervo Marina un allineamento al percorso di sviluppo responsabile che, da anni, tutto il Gruppo Smeralda Holding persegue, in coerenza con la visione e le strategie di investimento del nostro azionista QIA. Un percorso volto non solo a preservare l’ambiente, ma soprattutto a rafforzare il legame tra il porto, i nostri ospiti e la comunità gallurese, generando valore nel lungo periodo. La volontà è di migliorarci ogni giorno, per questo abbiamo voluto porci obiettivi chiari e misurabili, oltre che trasparenti. La prima responsabilità che abbiamo, lavorando nella filiera turistica, è quella di essere il miglior ospite possibile per il nostro pianeta, e solo operando in modo sostenibile possiamo continuare a vivere e far crescere i territori in cui operiamo».

© Riproduzione riservata