Dopo la recente trasferta a Sassari per assistere all’opera "Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti e la visita alla basilica della Santissima Trinità di Saccargia, l’Università della Terza Età di La Maddalena continua a programmarsi puntando sulla qualità e varietà delle sue iniziative.

A chiudere l’attività del 2025 è stata la conferenza di presentazione del libro “Lo sport a La Maddalena: svago, agonismo e passioni in una scuola di vita”, edito da Paolo Sorba. Un incontro molto partecipato che ha confermato il ruolo dell’Ute come punto di riferimento culturale e sociale per la comunità isolana. Sulla scia di questo percorso, la presidente, Marina Spinetti, ha reso noto il calendario delle conferenze del mese di gennaio 2026; un programma articolato e multidisciplinare che si svolgerà, come di consueto, al Circolo Ufficiali MM, con inizio alle ore 17.30. Il primo appuntamento è fissato per venerdì 9 gennaio con il gruppo teatrale Ute, che proporrà l’incontro dal titolo "Che cosa vi siete persi".

Lunedì 12 gennaio spazio alla storia della Sardegna con l'archeologo Marcello Cabriolu, che illustrerà “La basilica di San Simplicio: dati e ricerche”. Venerdì 16 gennaio il dottor Luigi Manias parlerà di “Oro puro. L’agricoltura sociale in Sardegna”, mentre lunedì 19 gennaio Roberto Lai affronterà il tema de “L’identità catalana in Sardegna”. Venerdì 23 gennaio l’ecologia sarà al centro dell’incontro con Antonella Gaio, biologa del Parco Nazionale di La Maddalena, dedicato a “Gli uccelli d’acqua dolce e d’acqua salata nell’arcipelago”.

Lunedì 26 gennaio Martina Sias guiderà il pubblico nella letteratura inglese con una lezione su “Jane Austen”. Il ciclo si chiuderà venerdì 30 gennaio con Gianluca Moro e l’incontro “In viaggio fra arte, storia e letteratura. San Pietroburgo”. Accanto alle conferenze, il programma prevede anche un’escursione il 24 gennaio alla diga di Puzzoni a La Maddalena per attività di ricerca sugli uccelli dell’arcipelago e una visita culturale a Olbia, con tappe alla basilica di San Simplicio e a Cabu Abbas. Un calendario piuttosto ricco, che conferma la vivacità operativa dell’Ute isolana, impegnata a coniugare conoscenza, partecipazione e valorizzazione del territorio.

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