Lo scambiano per un altro e lo arrestanoper riciclaggio: libero dopo sette giorni
Finito agli arresti assieme ad altre tre persone con l’accusa di riciclaggio di denaro proveniente dalle rapine ai furgoni portavalori è stato ieri scarcerato dal giudice di Tempio perché con ogni probabilità c’è stato uno scambio di persona.
Ritrova la libertà Antonio Selis, 36anni di Oliena indagato e arrestato il 14 febbraio scorso in seguito ad un’ordinanza del gip assieme i fratelli Jonata e Paolo Boi, di 43 e 33 anni, residenti a Olbia ma originari del Oliena e Giuseppe Sitzia, 41 anni, di Orgosolo. Tutti erano accusati dal procuratore Domenico Fiordalisi di riciclaggio di banconote segnate provenienti da alcune rapine.
La quinta persona arrestata, ai domiciliari, è Luigi Serra, 33 anni, anche lui di Oliena, accusato di coltivazione di stupefacenti e minacce.
Selis – difeso dall’avvocato Gianluca Sannio del foro di Nuoro – non è stato riconosciuto da alcuni testimoni fondamentali che avrebbero notato i giovani all’interno di un locale di Olbia giocare nelle slot machine con delle banconote ritenute “sporche” e che – sempre secondo l’accusa – si intendevano ripulire in questo modo. Il dato dell’altezza è risultato fondamentale per la revoca della misura cautelare a Selis che già in sede di interrogatorio di garanzia la scorsa settimana aveva dichiarato di essere estraneo alle contestazioni che gli venivano mosse.
Oggi il gip Elisabetta Carta ha revocato la misura cautelare per Selis perché le descrizione dei testimoni e le immagini delle videocamere di sorveglianza del locale non collimano con l’aspetto fisico dell’indagato.
Il giudice ha così ritenuto che non fosse Selis il terzo uomo intento a riciclare denaro illecitamente posseduto e lo ha rimesso in libertà. Secondo l'accusa gli indagati acquistava semi di cannabis a Barcellona per poi rivenderli in Sardegna o piantarli direttamente a Oliena in località «Caccedda», in un terreno di proprietà di Antonello Cucca, 44 anni, già arrestato nel 2006 dai carabinieri di Nuoro.
