Più passeggeri con il biglietto in mano, già pagato, che posti disponibili in carrozza: alla stazione di Olbia Terranova scoppia un putiferio, con conseguenze a catena che hanno provocato disagi fino a Cagliari. In una giornata da incubo, l’ennesima, per il trasporto ferroviario (e pure su gomma) in Sardegna. 

Tutto inizia quando sono da poco passate le 14,10. Nella nuova stazione della città gallurese arriva il treno, che aveva già raccolto viaggiatori nella precedente. In banchina c’è una ventina di passeggeri. Troppi, perché a bordo i posti non sono sufficienti: a quanto pare c’era solo un vagone (con qualche decina d’anni di vita alle spalle e altrettanti graffiti sulla livrea), quando in genere il convoglio è composta da almeno due. Eppure tutti quelli che sono a terra, e rischiano di rimanerci, hanno pagato il biglietto. 

La tensione sale  quando si capisce che il macchinista vuole proseguire per la sua strada (ferrata) lasciando a piedi numerosi aspiranti passeggeri. C’è chi inveisce. Qualcuno cerca di aprire la maniglia. Un altro fa di più: un uomo di mezza età scende  sui binari e si piazza davanti alla locomotiva per non farla muovere. 

È necessario l’intervento della Polizia di Stato: gli agenti non possono fare altro che identificare il passeggero infuriato. Il treno (a pieno carico) parte, con circa un’ora di ritardo. Chi poteva, non avendo trovato posto, ha atteso il successivo. 

Ma non è finita. Perché a Chilivani si cambia, si sa.  E stavolta si è cambiato mezzo di trasporto:  il convoglio diretto a Cagliari non ha atteso quello in ritardo “assaltato” a Terranova. Così ecco che Rfi ha messo a disposizione un bus per il resto del viaggio.  

La cronaca di un pomeriggio difficile potrebbe chiudersi qui. Se non fosse che l’autista della corriera aveva già raggiunto il limite giornaliero delle ore alla guida. E di andare oltre Oristano proprio non ha voluto sentir parlare. 

La discesa verso la città di Eleonora è scivolata senza intoppi. Qui i passeggeri sono scesi dal mezzo gommato e in stazione sono di nuovo saliti su un treno che li ha portati a Cagliari. 

Alcuni avevano un volo da prendere da Elmas. Non si hanno notizie di ulteriori disagi patiti anche per aria. Al momento. 

Enrico Fresu 

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