Quando piove forte la gente ha paura. Ricorda l'incubo già vissuto, le croci, le macerie e la ricostruzione che non finisce mai.

L'alluvione del 18 novembre 2013 ha fatto 18 morti e un disperso e danni per 659 milioni di euro. All'indomani dell'apocalisse, a Olbia arrivò l'allora premier Enrico Letta e annunciò «le prime risorse, 20 milioni di euro». Lo stesso giorno la Regione stanziò poco meno di 14 milioni.

Poi i fondi, comprese le donazioni (distribuite) di Croce Rossa, Caritas, Federazione degli emigrati e tantissimi enti e privati, sono diventati 316 milioni, ovvero la metà del fabbisogno.

Oggi, tre anni dopo, a parte il fatto che ci sono soldi ancora soltanto nel libro delle buone intenzioni, gli interventi realizzati sono decisamente pochi. Una delibera di qualche mese fa dice che siamo a quota 34%, con un bilancio migliore alla voce opere pubbliche (46,6%, merito dei poteri straordinari della gestione emergenziale) e parecchio scarso riguardo i risarcimenti a privati, imprese e agricoltura.
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