I luresi si sono stretti attorno alla famiglia della vittima per l’ultimo saluto a Davide Unida, ucciso nei giorni scorsi durante un litigio.

Tantissime persone erano questo pomeriggio dentro la chiesa parrocchiale del paese, e nella piazza antistante, per i funerali dell’operaio di 36 anni.

Il sacerdote Umberto Deriu ha condannato con forza il gesto che ha tolto la vita a Davide Unida, mentre erano presenti vicino alla bara, oltre ai familiari, tutti i coetanei della vittima, con i quali Unida stava organizzando la festa patronale del paese.

Il fratello Andrea ha parlato dell’ultimo dono di Davide, la donazione degli organi: «Voglio parlare a nome della mia famiglia per ringraziarvi dal profondo del nostro cuore per il vostro sostegno e la vostra vicinanza, in questo momento difficile. Non riesco a esprimere a sufficienza quanto sia stato importante per noi sentire la vostra presenza e il vostro affetto mentre affrontavamo la perdita del nostro caro Davide. Grazie a tutti voi, perché siete stati straordinariamente solidali con noi. Vedere come la comunità lurese si sia unita per sostenerci è stato un raggio di luce in mezzo all'oscurità. Attraverso la sua generosità, Davide ha dato una seconda possibilità di vita a persone che non conosceva. La vita di Davide non si è spenta con la sua morte, ma continua a fluire, a connettersi e a crescere attraverso gli altri, continua a vivere in ogni respiro e in ogni battito di cuore. Lo immagino come un angelo che vive attraverso i suoi nuovi amici. Questo è il suo vero lascito, un legame eterno con persone che potranno sorridere, amare, vivere grazie a lui».

Il sindaco di Luras, Mauro Azzena, aveva proclamato il lutto cittadino. 

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