A Calangianus le fiamme divorano le sugherete: macchina antincendio allo stremo
Minacciate alcune aziende, abitazioni evacuate. Il sindaco Albieri: «Da anni denunciamo i rischi delle mancate assunzioni e del ridimensionamento di servizi e organici»Gli uomini del Corpo Forestale lo sapevano e lo temevano, la macchina antincendio è drammaticamente inadeguata e prima o poi sarebbe entrata in sofferenza.
Sta succedendo da stamattina a Calangianus, dopo la ripresa del rogo, di certa matrice dolosa, nelle sugherete intorno al paese. L’incendio di Sigara e Lu Fungoni, ancora in corso (il bilancio è di almeno centocinquanta ettari di bosco andati in fumo) sta facendo emergere i problemi gravissimi dell’apparato antincendio nel suo attuale assetto: sono interessate numerose aziende agricole e alcune abitazioni sono state evacuate per precauzione.
I mezzi aerei sono insufficienti e sottoposti alle sollecitazioni di continui interventi, oggi un Canadair è stato costretto all’ammaraggio sul Liscia. In questi giorni i problemi per i velivoli dell’antincendio regionale sono stati numerosi.
Non ci sono più le condizioni per efficaci interventi di bonifica, le squadre di Forestas non sono sufficienti e a Calangianus (come in altre località della Sardegna) le fiamme sono ripartite. Manca l’elicottero nella base del Limbara e la rete di osservazione delle vedette è stata drasticamente ridotta.
Lo aveva detto nei giorni scorsi in una intervista, il segretario del Safor (il sindacato del personale del Corpo Forestale) Ignazio Masala: «Questa situazione è il risultato di scelte che hanno causato una involuzione dell’apparato antincendio». Si parla, ad esempio, dell’età media molto alta degli operatori e della impossibilità di costituire le squadre a terra. Il sindaco di Calangianus, Fabio Albieri, dice: «Noi sindaci da anni denunciamo i rischi delle mancate assunzioni di personale e del ridimensionamento di servizi e organici. Ma non siamo i decisori. Il risultato lo vediamo adesso, lo vedo io come altri miei colleghi in Sardegna».