La decrescita segna un -4,1% rispetto all'anno scorso, al di sopra della media nazionale (-3,3%), posizionando la nostra regione nelle retrovie (terz'ultima) dopo solo alla Calabria (-5,1%) e l'Emilia Romagna (-4,4%).

Nell'Isola, nell'ultimo anno, è stato concesso un totale di 5,5 miliardi di prestiti per l'acquisto di abitazioni. Confartigianato Imprese Sardegna segnala anche i dati estivi che hanno gelato l'occupazione nell'edilizia sarda: dall'1 gennaio 2008 all'1 luglio di quest'anno è stato perso il 38% della forza lavoro, quindi circa 26 mila addetti sono stati licenziati, una differenza 2013 sul 2012 del -9,3%.

L'elaborazione fatta dall'Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato, su dati Banca D'Italia e Unioncamere-Tagliacarne, aggiornati al mese di aprile, pone la Sardegna nelle posizioni di rincalzo nel settore delle costruzioni.

In particolare a livello provinciale: 2,7 miliardi di mutui sono stati erogati a Cagliari (-4,2% rispetto al 2012) e 1,390 a Sassari (-11,5%), mentre Olbia-Tempio ha avuto 499 milioni (+28,2%), Nuoro 368 (-9,7), Oristano 305 (-5,4%), Carbonia-Iglesias 155 (-5,7%), Medio Campidano 84 (+12,6%) e Ogliastra 50 (-28,7%).

"Sono le ennesime brutte notizie per l'edilizia - ha commentato Confartigianato Imprese Sardegna - derivate dal fatto che la domanda di mutui si è fortemente indebolita per la marcata contrazione del reddito disponibile e per la ridotta capacità di risparmio delle famiglie". Ciò significa sia la scarsa disponibilità economica per acquistare abitazioni, sia l'elevata selettività delle banche rimasta elevata a causa del peggioramento delle prospettive dell'attività economica. Il mutuo casa, in Sardegna, incide in media per il 23,2% del reddito disponibile di ogni famiglia, dato che pone i sardi a metà classifica su una media nazionale del 28,3%. I lombardi sono quelli che spendono di più (il 35,8% del loro reddito) mentre i lucani sono quelli che spendono meno (l'11,8%).
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