Truffa del finto carabiniere, altri due fermi a Cagliari: «I soldi non bastano: deve darci i gioielli»
Anziana raggirata a Genneruxi, due giovani in cella. C’è una regia con base in Campania, ragazzi addestrati e senza scrupoli mandati nell’IsolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una regia occulta, da criminalità organizzata, con base in Campania, in grado di addestrare e mandare nel territorio nazionale, e anche in Sardegna, giovani senza scrupoli. Così questi ragazzi, poco più che ventenni, riescono a costringere, con il raggiro dei finti carabiniere e avvocato, soprattutto anziane a consegnare soldi e gioielli per aiutare un loro figlio responsabile di un gravissimo – ma del tutto inventato – incidente stradale.
Gli ultimi due fermi, con la pesante accusa di estorsione, sono di martedì sera: gli investigatori della Squadra Mobile di Cagliari hanno intercettato due giovani napoletani, poi accompagnati in carcere a Uta in stato di fermo, che avevano derubato una anziana. Sono stati recuperati una parte dei soldi e diversi gioielli. E i poliziotti sono al lavoro anche su altri casi avvenuti nelle ultime settimane, per capire se gli autori siano gli stessi o se in città stiano agendo altri componenti di quello che sembra un gruppo specializzato.
La truffa
La tecnica usata per derubare un’anziana a Genneruxi è la stessa che aveva portato al fermo di altri quattro giovani campani il mese scorso. «Suo figlio è responsabile di un grave incidente. Serve subito un avvocato altrimenti resterà in carcere per tantissimi anni», è la telefonata che la vittima riceve o da quello che si presenta come comandante della stazione dei carabinieri. Una chiamata al telefono fisso, seguita poi da una al cellulare dell’anziana effettuata da uno che si qualifica invece come legale pronto a difendere il figlio della donna. In questo modo la vittima non ha modo di chiedere aiuto ai familiari. Cresce l’apprensione e la paura per le sorti del proprio figlio. E così scatta la seconda parte del piano. Alla porta di casa si presenta il finto avvocato e passa all’incasso. L’anziana consegna 500 euro: «Non bastano. Ci deve dare anche i gioielli». E la vittima, succube e praticamente costretta, consegna anche quelli.