Ottenevano permessi di soggiorno per loro connazionali irregolari grazie a documenti contraffatti, false dichiarazioni e con la complicità di due componenti della commissione territoriale che rilascia i permessi.

I componenti dell’organizzazione criminale sgominata stamattina dalla Polizia, in un’operazione congiunta della Squadra Mobile e della Digos di Cagliari, riusciva in cambio di soldi a far arrivare decine e decine di cittadini del Bangladesh irregolari, mantenendoli nel territorio italiano grazie a una fitta rete e alla complicità di proprietari di abitazioni e titolari di ditte che rilasciavano false attestazioni.

Tredici i provvedimenti restrittivi che hanno colpito altrettante persone in due inchieste diverse (coordinate dai pm Pili e Vacca): otto i cittadini soprattutto bengalesi colpiti dal fermo scaturito dall’inchiesta degli investigatori della Mobile (ci sono anche 196 indagati, 28 italiani tra cui un avvocato, per favoreggiamento e falso materiale e ideologico), cinque quelli raggiunti dal l’ordinanza di custodia cautelare per corruzione (ci sono due segretari della Commissione territoriale di Cagliari per il riconoscimento della protezione internazionale).

DUE INDAGINI - Le due inchieste si sono intrecciate per la presenza nelle indagini di due cittadini bengalesi.

La Mobile, coordinata dal dirigente Marco Basile, ha sgominato un’organizzazione che favoriva l’ingresso di stranieri irregolari, fornendo in cambio di somme di denaro dai 500 ai 6000 euro domicilio a Cagliari con falsi contratti di lavoro come badanti o colf. Otto i fermi ma tre indagati non sono stati rintracciati. Tra i fermati Abu Salam, esponente principale della comunità del Bangladesh, e due interpreti. I circa duecento indagati in libertà si rendevano disponibili a rilasciare false dichiarazioni di domicilio o di lavoro per i bengalesi.

L’inchiesta si è intrecciata con quella della Digos - coordinata dal dirigente Raffaele Attanasi - che ha accertato il coinvolgimento di due segretari (Francesco Alessi e Pier Paolo Farci) della Commissione territoriale: in cambio di denaro millantavano il buon esito dell’operazione di riconoscimento della protezione per motivi umanitari. Ordinanza a carico anche di altri tre cittadini bengalesi (due sono presenti anche nel provvedimento di fermo della Mobile). Non è emerso il coinvolgimento dei membri della Commissione.

IL MINISTRO - Anche Matteo Salvini commenta il blitz: "Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: stroncato un gruppo di criminali bengalesi a Cagliari. Grazie alla polizia: la pacchia è finita! E per questo ogni giorno mi attaccano e mi minacciano di morte".

LE INTERVISTE:

IL DIRIGENTE DELLA DIGOS

E QUELLO DELLA SQUADRA MOBILE

I PASSAGGI DI DENARO - VIDEO:

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