Costante la flessione del contagio da coronavirus in Italia, ma ci sono regioni che già tra pochi giorni registreranno zero nuovi positivi.

La Sardegna è tra queste, si legge nelle proiezioni dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, coordinato da Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all'Università Cattolica. Anche se non sarà la primissima, come auspicato dal presidente della Giunta regionale Christian Solinas.

Nell'Isola, secondo il dossier, l'Unità di crisi regionale riporterà zero nuovi contagi già a partire dal 29-30 aprile. Stessa cosa in Sicilia. Ultime invece Lombardia e Marche, che stando alle stime vedranno i nuovi contagi azzerarsi non prima della fine di giugno.

Ecco perché, secondo gli esperti, bisogna riaprire con tempi diversi a seconda delle regioni. Una ipotesi sostenuta dal ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, dai governatori delle regioni del Sud, e fortemente osteggiata da quelli del Nord, Lombardia in primis.

NEL DETTAGLIO - L'Osservatorio, spiega il direttore scientifico Alessandro Solipaca, "ha effettuato un'analisi, regione per regione, con l'obiettivo di individuare la data a partire dalla quale è verosimile attendersi l'azzeramento dei nuovi contagi e si basa sui dati messi a disposizione dalla Protezione Civile fino 17 aprile".

Secondo le proiezioni, a uscire per prime dal contagio da Covid-19 saranno la Basilicata e l'Umbria, che il 17 aprile contavano rispettivamente solo 1 e 8 nuovi casi. Le ultime saranno le regioni del Centro-Nord nella quali il contagio è iniziato prima: in Lombardia, in cui si è verificato il primo contagio, non c'è da attendersi l'azzeramento dei nuovi casi prima del 28 giugno, nelle Marche non prima del 27 giugno. Per entrambe il trend in diminuzione è particolarmente lento.

La Provincia Autonoma di Bolzano dovrebbe avvicinarsi all'azzeramento dei contagi a partire dal 28 maggio, il Lazio dovrà aspettare almeno il 12 maggio; in Veneto e Piemonte il 21 maggio. Nelle regioni del Sud Italia l'azzeramento dei nuovi contagi dovrebbe iniziare tra la fine del mese di aprile e l'inizio di maggio: Calabria primo maggio; Puglia e Abruzzo il 7 maggio; Campania il 9 maggio.

Si tratta, specifica l'Osservatorio, di modelli statistici misurati sulla base degli attuali provvedimenti di lockdown: "Eventuali misure di allentamento renderebbero le proiezioni non più verosimili", dicono gli autori.

"Sì A RIAPERTURE REGIONALI" - Le proiezioni, concludono gli esperti, "evidenziano che l'epidemia si sta riducendo con estrema lentezza, pertanto questi dati suggeriscono che il passaggio alla Fase 2 dovrebbe avvenire in maniera graduale e con tempi diversi da regione a regione".

Una eccessiva anticipazione della fine del lockdown, con molta probabilità, potrebbe "riportare indietro le lancette della pandemia e vanificare gli sforzi e i sacrifici sinora effettuati".

(Unioneonline/D)

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