Sono 1.357.145 i sardi (oltre 46 milioni di italiani) chiamati a votare nelle 1.838 sezioni allestite per il referendum sul taglio dei parlamentari.

Si potrà votare, rispettando le distanze e con le mascherine, sino alle 23. Domani seggi nuovamente aperti dalle 7 alle 15. Subito dopo è previsto lo scrutinio.

Se vince il sì, la Camera passerà dagli attuali 630 deputati a 400, mentre il Senato perderà 115 membri, passando da 315 a 200 senatori. In questo scenario la Sardegna sarebbe una delle Regioni meno rappresentate: da 9 a 4 senatori, dagli attuali 17 deputati a 11 o 12, una riduzione insomma del 35%.

Il referendum è costituzionale confermativo, dunque prescinde dal raggiungimento del quorum.

A SASSARI - Sono invece 467.122 gli elettori del collegio di Sassari chiamati a scegliere il sostituto nell'aula di Palazzo Madama dopo la morte della senatrice del Movimento 5 Stelle Vittoria Bogo Deledda.

In lizza quattro candidati: Lorenzo Corda, presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Sassari, sostenuto da Pd, M5s, Leu, Progressisti, Centro Democratico e Demos; Carlo Doria, docente universitario e primario di Ortopedia delle Cliniche universitarie di Sassari, sostenuto da Lega, Psd'Az, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Udc, Riformatori, Cambiamo, Sardegna 2020; Italia Viva, Italia in Comune, Più Europa e Partito liberale puntano invece sull'avvocato penalista, su Agostinangelo Marras, mentre il Psi sostiene il medico Gian Mario Salis.

L'AFFLUENZA - Alle ore 23 l'affluenza per il referendum è stata attorno al 40% in Italia, al 23,4% nell'Isola. Solo la Città metropolitana di Cagliari ha raggiunto il 24,7% mentre la provincia di Sassari si è attestata al 23,6%. Quella di Oristano, di Nuoro e il Sud Sardegna si sono fermati sotto il 23%. Il dato sardo finora è il più basso d'Italia.

Per quanto riguarda le suppletive, alle 19 l'affluenza dei votanti comunicata dal Viminale è stata del 16,53% nell'Isola (e del 35,98% in Veneto). Il dato delle 23 non è ancora disponibile.

LE MISURE - Rigidissime le misure anti-contagio, varate con un apposito decreto e precisate in un protocollo sanitario e di sicurezza tra i ministri di Interno e Salute. Previsti percorsi distinti di ingresso ed uscita negli edifici sede di voto, chiaramente identificati con segnaletica. Gli elettori sono invitati a non presentarsi in caso di sintomi e febbre superiore a 37,5. Per accedere ai seggi è obbligatorio l'uso della mascherina e l'igienizzazione delle mani con gel idroalcolico messo a disposizione in prossimità della porta. Dopo essersi avvicinato ai componenti del seggio per l'identificazione e prima di ricevere la scheda e la matita, l'elettore si dovrà nuovamente igienizzare le mani. Completate le operazioni di voto è consigliata un'ulteriore detersione delle mani prima di lasciare il seggio.

Quanto ai componenti dei seggi, durante la permanenza nel seggio valgono le regole sui dispositivi di protezione, la detersione delle mani e il distanziamento. L'uso dei guanti è consigliato solo per le operazioni di spoglio delle schede. Il presidente di seggio deve comunque utilizzare i guanti al momento dell'inserimento della scheda nell'urna. Tra i componenti di seggio e l'elettore deve essere mantenuta una distanza non inferiore ad un metro. Si deve inoltre garantire la distanza di due metri al momento dell'identificazione dell'elettore, quando gli sarà chiesto di togliere la mascherina per farsi riconoscere.

(Unioneonline)

LE OPERAZIONI DI VOTO A CARBONIA:

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