Urne aperte nelle prime elezioni dell'era Covid con 46 milioni di italiani (1.357.145 di sardi) chiamati al voto in 61.622 sezioni tra Referendum, Regionali, Comunali e Suppletive del Senato (in Sardegna si vota nel collegio di Sassari).

Le misure anti-contagio sono state varate con un apposito decreto e precisate in un protocollo sanitario e di sicurezza tra i ministri di Interno e Salute.

Ci saranno percorsi di ingresso e uscita, e ancora mascherine, guanti e gel igienizzante e distanza dentro i seggi, con volontari della Protezione civile fuori dalle sedi per evitare assembramenti e dare la precedenza ai soggetti deboli, come anziani e donne incinte. Ingenti i quantitativi di dispositivi di protezione individuale distribuiti per tutelare adeguatamente i cittadini che si recano al voto, i componenti del seggio elettorale e gli operatori coinvolti: 15,1 milioni di mascherine chirurgiche, 3,4 milioni di guanti e 315.000 litri di gel igienizzante.

Gli elettori sono invitati ad evitare di recarsi a votare "in caso di sintomatologia respiratoria" e febbre superiore a 37,5 gradi. Per accedere ai seggi è obbligatorio l'uso della mascherina. Al momento di entrare l'elettore dovrà procedere all'igienizzazione delle mani con gel idroalcolico messo a disposizione in prossimità della porta. Dopo l'identificazione e prima di ricevere la scheda e la matita, si dovrà nuovamente igienizzare le mani. Completate le operazioni di voto è consigliata un'ulteriore detersione delle mani prima di lasciare il seggio.

Quanto ai componenti dei seggi, durante la permanenza nel seggio, devono indossare la mascherina chirurgica, mantenere sempre la distanza di un metro dagli altri componenti e igienizzarsi frequentemente le mani. L'uso dei guanti è consigliato solo per le operazioni di spoglio delle schede mentre il presidente di seggio deve comunque utilizzare i guanti al momento dell'inserimento della scheda nell'urna. Tra i componenti di seggio e tra questi ultimi e l'elettore deve essere mantenuta una distanza non inferiore ad un metro ma si deve garantire la distanza di due metri al momento dell'identificazione dell'elettore, quando gli sarà chiesto di togliere la mascherina per farsi riconoscere.

Per i Referendum, le Regioni e le Comunali la novità è che sarà lo stesso elettore ad inserire la scheda nell'urna, mentre per le Suppletive rimane fermo l'obbligo di consegnare la scheda, opportunamente piegata, al presidente di seggio (o chi ne fa le veci), che è tenuto a staccare il tagliando antifrode dalla scheda e a collocarla nell'urna.

Previsti infine seggi speciali negli ospedali per consentire il voto a chi è in quarantena per il Covid o ricoverato: sono complessivamente 1.820 gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19 che hanno chiesto di avvalersi del voto domiciliare, a fronte delle attuali quasi 40mila persone in quarantena.

(Unioneonline/D)
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