Quindici rinvii a giudizio nel processo sul business illecito dei servizi funebri che vedeva coinvolto il personale delle camere mortuarie dei principali ospedali di Cagliari e alcune agenzie funebri.

Il giudice delle udienze preliminari Roberto Cau ha accolto le richieste del pm Giangiacomo Pilia e mandato a processo i necrofori arrestati nel maggio 2016 durante l'inchiesta Caronte condotta dalla Stazione Carabinieri di Cagliari Villanova.

Sono accusati di induzione indebita continuata in concorso, peculato continuato, truffa aggravata continuata, falso in atto pubblico continuato.

Secondo le accuse, gli imputati avevano favorito alcune agenzie funebri aiutandole nella vestizione delle salme per poi metterle nelle bare prima del tempo previsto dal regolamento di polizia mortuaria, segnalando ai parenti dei defunti le agenzie cui rivolgersi ricevendo in cambio un compenso in denaro tra 20 e 200 euro.

Prima udienza davanti ai giudici della seconda sezione il 12 luglio. Altri quattro imputati hanno chiesto di patteggiare tra i 30 e i 24 mesi; un quinto ha preferito l'abbreviato. La posizione degli ultimi due è stata stralciata. Tutti conosceranno il proprio destino giudiziario il 16 maggio.

I NOMI - Hanno chiesto di patteggiare Piero Usai, Bruno Carta, Pietro Murgia e Agostino Di Francesco. Andrà in abbreviato Alessandro Agus. Stralciata la posizione di Mario Onnis e Mario Pinna.

Rinviati a giudizio Antonello Melis, Marco Putzu, Mario Palmas, Ignazio Pilloni, Gesuino Cocco, Tullio Ivano Arangino, Piero Spiga, Andrea Vacca, Paolo Atzeni, Giorgio Locci, Mario Pinna, Romano Congiu, Umberto Fanni, Salvatore Furcas e Sergio Steri.
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