Cattivi odori, disagi e insetti.

L'accumulo di posidonia spiaggiata sull'arenile di Alghero, e precisamente a San Giovanni, sta creando sempre più problemi a residenti e bagnanti.

E un cittadino, che non ne può più, ha fatto un esposto alla Procura di Sassari, ritenendo che la gestione del problema da parte del Comune di Alghero abbia creato un "danno d’immagine devastante alla città".

"Dal 2008 al 2016, il Comune - ha scritto Roberto Sarzi Maddidini, 73enne nato a Milano e residente ad Alghero - si è reso inadempiente a quanto disposto dalla Det. 942, limitandosi a convogliare in San Giovanni ad inizio stagione la posidonia, per poi lasciarla ivi locata. Così per gli anni successivi. Il continuo accatastamento ha reso la situazione sempre più critica, in persistente ovvio peggioramento, che rende oggi indispensabile la riqualificazione dell’intera zona. In tale area si sono aggiunti i rifiuti spiaggiati naturalmente dal mare e mai rimossi, oltre a quelli lasciati dai bagnanti nel periodo estivo che ivi stanziano per mancanza di divieto di accesso. Nonostante la presenza di insetti, carcasse di animali ed evidente mascescenza, non sono pochi quelli che d’estate bivaccano sull’ammasso supponendo non sia igienicamente pericoloso".

"Non esiste - prosegue - la scusante della mancanza di fondi, poiché sarebbe stato possibile risolvere tutto tramite fondi europei a costo zero. O l’interpretazione data alle normative vigenti è totalmente sbagliata, oppure le norme sono inadeguate a tutelare i cittadini dal dileggio seguente ad un degrado che non ammette giustificazioni".

L'area di San Giovanni, questa la richiesta di Sarzi Maddidini, deve essere "dichiarata interdetta alle persone per ragioni cautelative", se non "messa sotto sequestro, sino a quando fosse accertata la non pericolosità igienico sanitaria della stessa, presente e futura; con rimozione di tutti gli ammassi che fossero o potessero essere oggetto e causa di possibile putrefazione".

Nel mirino di Sarzi Maddidini - che lo scorso agosto ha denunciato la situazione con una lettera anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al ministro dell'Ambiente, Giulia Grillo - anche "l'inerzia posta in essere dall'Ufficio d’Igiene di Sassari per non aver operato i dovuti controlli a garantire la salute dei cittadini che fruivano dell’area citata. Stesso dicasi per l’Ufficio Ambiente di Sassari per non aver ravvisato estremi di criticità ambientale di per sé evidenti".

(Unioneonline/D)
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