Sono residenti nel Cagliaritano e nel nord dell'Isola i dieci sardi arrestati nell'ambito dell'operazione “Platinum-Dia”, che ha smantellato una rete europea della 'ndrangheta portando le forze dell'ordine ad eseguire 33 misure cautelari tra Italia, Germania, Spagna e Romania.

In particolare sono finiti in cella per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga Stefano Sanna, 39 anni di Cagliari, la compagna Valentina Murgia, 38 anni di San Sperate e la madre di Sanna, Marinella Matta, 68 anni, sempre di Cagliari.

In manette anche Emanuela Piras, 35 anni, Giorgia Fadda, di 28, e Roberto Schirru, di 33, tutti di San Sperate; Ubaldo e Mario Piredda rispettivamente di 24 e 56 anni, entrambi di Sassari; Luciano Vacca, 48 anni di Furtei, arrestato a Oristano, e Vincenzo Smimmo, 53enne al quale il provvedimento è stato notificato mentre si trovava agli arresti domiciliari ad Alghero. 

"Questa indagine è solo un punto di partenza e non la fine. L'operazione è ancora in corso e sicuramente sul fronte dei sequestri ci sarà un'evoluzione". ha detto il direttore del centro operativo della Dia di Torino, tenente colonnello Michele Fanelli.

Alghero è indicata fra gli snodi della rete di traffico internazionale di droga e riciclaggio di denaro messa in piedi della 'ndrangheta calabrese riconducibile alla 'ndrina Boviciani di San Luca.

Gli inquirenti hanno definito quello di oggi un “duro colpo” alla ‘ndrangheta, il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho ha detto che quello smantellato oggi è un traffico di droga “straordinario”.

(Unioneonline/L)

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