«Forse l’assessore non ha avuto modo di leggere il documento della Prefettura, che certifica il fallimento del tentativo di conciliazione, altrimenti non si capisce come possa parlare di sereno confronto, non tenendo conto dello stato di agitazione che resta e del fatto che quanto affermato dal dirigente del suo assessorato nel corso della riunione non è stato soddisfacente rispetto alle richieste avanzate». 

Non sono tenere le parole di Nicola Cabras,  segretario della Fp Cgil di Cagliari,  che reitera all’assessore Bartolazzi la necessità di avere una risposta «chiara e risolutiva» sulla vertenza esplosa al Brotzu, principale ospedale della Sardegna dove il personale recepisce le retribuzioni più basse dell’Isola. Oggi si è tenuto un incontro in Prefettura, nel tentativo di evitare uno sciopero dei medici e del resto del personale. Invece il rischio della protesta clamorosa si fa sempre più concreto e permane lo stato di agitazione, con ripercussioni anche sugli interventi.  Anche se l’esponente della Giunta Todde ha parlato di «sereno confronto in corso». 

Cabras rincara, chiedendo di avere un riscontro con atti e non «attestazioni di una sensibilità che non mettiamo in dubbio ma che va misurata su fatti concreti e non certo sulle parole, soprattutto quando arrivano a commento di una conciliazione fallita».

In ogni caso, la Fp Cgil di Cagliari confida in una presa di coscienza del reale livello di conflittualità insito in uno stato di agitazione e auspica che la vertenza «si risolva il 18 ottobre con soluzioni e proposte fattive da parte di Bartolazzi».

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