Più che tutto esaurito, al collasso. Al Brotzu il tasso di riempimento dei posti letto si attesta al 120%. «Decisamente al di sopra di quello previsto per garantire la sicurezza delle cure», denuncia Luigi Mascia, direttore della struttura complessa di Chirurgia pediatrica e segretario regionale del Cimo-Fesmed, sindacato dei medici ospedalieri.

E i professionisti, che non vogliono restare schiacciati sotto una enorme pressione e gigantesche responsabilità, se ne vanno:  due lettere di dimissioni sono appena state recapitate dal Pronto soccorso. Che si aggiungono a quelle dei sedici anestesisti persi negli ultimi due anni.

In questo contesto si inserisce il via libera ai lavori al Businco, con la ristrutturazione delle due vecchie sale operatorie e la costruzione di due sale nuove di zecca. Una buona notizia. Se non fosse che è prevista la chiusura completa del blocco operatorio attuale, i pazienti che devono subìre un intervento vengono trasportati al Brotzu in ambulanza, operati lì, e poi riportati indietro per la degenza. Una “navetta” che preoccupa, e non poco, gli addetti ai lavori. 

I dettagli negli articoli di Sara Marci e Cristina Cossu su L’Unione Sarda in edicola e nell’edizione digitale

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