Davanti a una sala gremita di persone a Grotta Marcello, in piazza Yenne a Cagliari, questa sera Marco Cappato ha tenuto un comizio sui temi del fine vita (anche conosciuto come suicidio assistito), della gestazione per altri, dell'aborto, della legalizzazione delle droghe leggere e altre questioni su cui l'Associazione Luca Coscioni, di cui Cappato è tesoriere, lotta da sempre. «Anche i cittadini sardi vogliono una legge regionale sul suicidio assistito», ha detto Cappato, «spero che la classe dirigente della Regione la approvi quanto prima, visto che si è detta disponibile a farlo. La legge serva a dare tempi e procedure certi alle persone che hanno bisogno di ricorrere al suicidio assistito».

A cornice dell'evento, intitolato "Prendiamoci i diritti", c'è stato anche un banchetto per la raccolta delle firme per "Liberi subito", la proposta per regolamentare il suicidio assistito a livello regionale, e per "My voice, my choice", la proposta popolare europea per un aborto legale e sicuro. Il banchetto era presieduto dalla cellula sarda dell'associazione Luca Coscioni, che insieme alla cellula cagliaritana ha organizzato l'evento di stasera. Domani, invece, alle 10.30, Cappato sarà in Regione dove, al secondo piano del Consiglio regionale ci sarà la conferenza stampa dedicata alla proposta di legge regionale n. 59 in materia di assistenza sanitaria al suicidio assistito, primo firmatario Roberto Deriu, capogruppo del Pd, con i gruppi di maggioranza e su proposta dall'Associazione Luca Coscioni.

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